db Magazine December 15, 2021

2021 anno nero del cybercrime. Soprattutto per le aziende

È un’emergenza globale. Le perdite stimate ammontano a 6 trilioni di dollari e incidono per il 6% sul Pil mondiale. In Italia, nel primo semestre, si sono registrati 36 milioni di eventi malevoli, il 180% in più

Il 2021 è stato l’anno nero del crimine informatico. Solo nei primi sei mesi si è contato il 24% in più di attacchi gravi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (per un totale di 1.053). Vale a dire, minacce che hanno avuto un impatto sistemico in diversi settori della società, della politica, dell’economia e della geopolitica. Sono questi i dati contenuti nel nuovo rapporto di Clusit, l’associazione italiana per la sicurezza informatica, diffuso a inizio novembre. Ma l’allarme a livello mondiale è ancora più preoccupante: le perdite stimate per le falle della cybersecurity nel 2021 sono pari a 6 trilioni di dollari (ammontavano a 1 trilione un anno fa) e incidono per il 6% del Pil mondiale, un valore pari a 3 volte il Pil italiano.

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Non solo, scomponendo il dato, è anche possibile capire come hanno agito i cybercriminali. In particolare, nei primi sei mesi dell’anno sono aumentati del 21% gli attacchi gravi compiuti per estorcere denaro alle vittime. Tanto che, oggi, queste minacce rappresentano l’88% del totale. Mentre sono in diminuzione quelle classificate come attività di spionaggio digitale (-36,7%), dopo il picco del 2020 dovuto soprattutto allo sviluppo di vaccini e cure per il Covid-19.

Guardando all’Italia, invece, nel primo semestre si sono registrati 36 milioni di eventi malevoli, il 180% in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. In questo caso, uno dei malware più utilizzati è il ransomware, cioè quei particolari virus che prendono “in ostaggio” alcuni file del Pc infetto promettendo di renderli disponibili solo a seguito del pagamento di un riscatto (Ransom, letteralmente) di solito richiesto in Bitcoin.

I settori più colpiti

Tante le vittime illustri, come per esempio la Regione Lazio, che si è vista hackerare il portale di richiesta di prenotazione di visite mediche e vaccini, mettendo a rischio una mole enorme di informazioni personali dei suoi cittadini. Ma tra le vittime privilegiate ci sono anche le aziende.

Tra gli attacchi censiti il settore dove si registra l'incremento più consistente è quello dei trasporti e della logistica (+108,7%). Anche il manifatturiero ha subito un rilevante aumento di minacce, pari al +46,9%. Mentre nell’ambito energia e utilities la crescita è del +46,2%.

A cura di OF Network


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