db Magazine September 19, 2022

Agritech: ecco le startup che rivoluzionano il lavoro in campagna

Gli abitanti sulla Terra saliranno a 9,8 miliardi nel 2050 ma entro lo stesso anno le terre coltivabili si saranno ridotte di un terzo. Per favorire un’agricoltura in grado di continuare a soddisfare la richiesta di cibo, aumentano le proposte di giovani aziende specializzate in ambiti come l’urban farming e le fattorie verticali. Tra le eccellenze made in Italy c’è anche chi sfrutta l’intelligenza artificiale per migliorare la qualità dei prodotti. E chi tutela la biodiversità monitorando la salute delle api.

Secondo la FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, nel 2050 la terra coltivabile si sarà ridotta di un terzo rispetto al 1970. Entro lo stesso anno, però, secondo l’Onu sul nostro pianeta ci saranno circa 9,8 miliardi di abitanti (contro gli attuali 7,9).

Come risolvere, quindi, il problema dell’aumento della domanda di cibo se i terreni vengono sostituiti da grandi città e contesti urbani? Un aiuto arriva dalle startup, le cosiddette Agritech, che utilizzano le tecnologie digitali per migliorare tecniche e produzioni nell’agricoltura, nell’orticoltura e nell’acquacoltura

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Molte Agritech sono eccellenze italiane. Alcune sono concentrate sul concetto di urban farming, cioè sul favorire la produzione agricola all’interno delle città in modo da soddisfare il crescente bisogno di cibo e allo stesso tempo migliorare, dal punto di vista ambientale, il contesto urbano.

Altre invece puntano sulla vertical farm, dove la produzione di frutta e verdure avviene in serre “verticali” che consentono, nello stesso momento, la coltivazione su più livelli, sostituendo il tradizionale campo “orizzontale”.

Legato al concetto di fattoria verticale vi è anche quello di coltivazione idroponica, cioè fuori dal terreno: grazie a particolari vasche, non si registrano dispersioni e si spreca e si consuma meno acqua. 

Altre aziende Made in Italy sfruttano i sensori wireless e l’intelligenza artificiale per definire modelli previsionali e migliorare la qualità dei prodotti. E un’app controlla già oggi lo stato di salute delle api, tutelando la biodiversità. 

L’Unione Europea intende promuovere nuove formule innovative di produzione agricola con un programma di finanziamenti da 477 milioni di euro nell’ambito del programma Next Generation EU.

In Italia 28 università, 5 centri di ricerca e 18 imprese sono da poco entrate a far parte di "Agritech", il centro nazionale nato con l’obiettivo di sviluppare le nuove tecnologie agricole. Si tratta di un progetto da circa 350 milioni di euro, finanziato quasi completamente con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). 

A cura di OFNetwork