db Magazine January 13, 2022

La mobilità del futuro è “elettrica” o “ibrida”. E ha bisogno di nuove polizze

Ad agosto, per la prima volta nella storia, le immatricolazioni di veicoli elettrici hanno superato quelle dei diesel. La rivoluzione provocherà un impatto inevitabile, tra l’altro, anche sul settore assicurativo

Il futuro della mobilità è sempre più green. Una scelta necessaria, soprattutto in ragione del fatto che lo scorso dicembre il Comitato per la transizione ecologica ha stabilito lo stop alla produzione di auto a benzina e diesel a partire dal 2035. Non a caso, ad agosto, per la prima volta nella storia, le immatricolazioni di veicoli elettrici hanno superato quelle dei diesel.

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E per il 2025 si stima che le vetture “verdi” costeranno meno di quelle tradizionali. Si tratta di una rivoluzione molto accelerata. Stando a un recente report realizzato da Ernst & Young in collaborazione con IIA (l’Italian Insurtech Association) dal titolo “Move to the future: la mobilità del 2031”, nel 2031 le nuove immatricolazioni di auto elettriche rappresenteranno circa il 40% del mercato e le ibride il 42%.

I nuovi rischi assicurativi 

Il nuovo scenario avrà un importante impatto anche sul mondo assicurativo, soprattutto in relazione ai rischi che emergeranno. L’indagine, condotta coinvolgendo i principali protagonisti del settore (come compagnie, broker, case automobilistiche, insurtech, tech companies e gruppi che forniscono servizi di assistenza), infatti, spiega che, in tema di cybersecurity, si potranno riscontrare vulnerabilità nelle interfacce di connessione dei nuovi veicoli, possibilità di dirottamento o furto di auto a guida autonoma, violazioni della privacy legata al tracciamento degli spostamenti.

Le polizze del futuro

Per questa ragione, il settore assicurativo dovrà adattarsi ai nuovi bisogni. Nasceranno, quindi, prodotti legati alla mobilità multimodale, cioè relativi alla persona e non al mezzo di trasporto utilizzato (e-bike, auto, mezzi pubblici), oppure generici in grado di inglobare e proteggere più veicoli contemporaneamente. E si andrà sempre più verso un’offerta personalizzata, con premi calcolati in base all’analisi del comportamento e dei dati di guida degli utenti o in relazione ai chilometri percorsi in una modalità definita “pay as you drive”. 

Non solo. Il premio annuo potrà variare sulla base del numero e della tipologia dei sistemi di sicurezza installati sulla vettura (come il cruise control adattivo e la frenata automatica di emergenza). E cambierà anche la distribuzione delle polizze. C’è, infatti, chi sta pensando ad accordi strutturali con il mondo automotive per rendere l’assicurazione direttamente integrata nella fase di acquisto.

A cura di OF Network


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