db Magazine January 12, 2022

Le nuove regole per lo smart working. Ecco cosa cambia

Diritto alla disconnessione, sicurezza, strumenti appropriati, carriera. Il 7 dicembre oltre 20 organizzazioni sindacali e datoriali hanno sottoscritto il "Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile" nel settore privato

Sebbene sia da anni che si parla di smart working, è con la pandemia che il lavoro da casa ha iniziato ad essere utilizzato per la prima volta su scala nazionale. Nel 2020 l’Italia si è posizionata al 13° posto per l’uso del lavoro agile in Europa (non era nemmeno nella top 15 nel 2019), secondo i dati raccolti da Eurostat (l’Ufficio statistico dell'Unione Europea). Con vantaggi enormi, non solo in termini di salute pubblica e sicurezza, ma anche per quanto riguarda il risparmio economico, sia di dipendenti che di imprese.

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Nonostante nel corso dell’ultimo anno questa modalità sia diventata lo standard, soprattutto per chi lavora nella Pubblica Amministrazione e in uffici privati, a mancare erano ancora chiare e precise linee guida per la sua applicazione.

Così, il 7 dicembre scorso, oltre 20 organizzazioni sindacali e datoriali hanno sottoscritto con il ministro del Lavoro Andrea Orlando il "Protocollo Nazionale sul lavoro in modalità agile" nel settore privato, che ha il compito di definire, in modo preciso, i confini entro i quali si dovranno muovere gli accordi di settore, aziendali e individuali. Ma serve una precisazione: le nuove regole entreranno in vigore al termine dell’emergenza sanitaria (attualmente la data è fissata al 31 marzo 2022). Fino ad allora, infatti, per quanto riguarda il settore privato, il Governo consentirà ai datori di applicare il lavoro agile in modalità semplificata. Vale a dire, che potrà essere esteso a ogni rapporto subordinato, anche in assenza di accordi individuali e di obblighi di informativa in materia di sicurezza.

Le nuove regole

Innanzitutto, si legge nel nuovo Protocollo Nazionale, l’adesione deve avvenire su base volontaria. Il dipendente può scegliere di recedere il contratto e tornare in presenza in qualsiasi momento, mentre non sono previste variazioni relativamente al trattamento economico e alla progressione di carriera. Va inoltre considerato che il lavoro agile è diverso dal telelavoro, che prevede infatti l’esecuzione da casa della stessa attività svolta in ufficio, con gli stessi orari e modalità, e per il quale continua ad applicarsi la vigente disciplina normativa.

Nello specifico, la prestazione da remoto è quindi subordinata alla sottoscrizione di un accordo individuale in cui vengano definite chiaramente tutte le modalità di lavoro e controllo da parte del datore. Non solo. Deve essere indicata la durata dell’accordo (a termine o a tempo indeterminato) e specificata l’eventuale alternanza tra i periodi di lavoro svolti all’interno e all’esterno dei locali aziendali. Si devono elencare i luoghi esclusi per lo svolgimento dell’attività, se è prevista la fornitura o meno degli strumenti necessari (come Pc o stampanti), e quali sono i tempi di riposo. Anche le modalità di controllo della prestazione devono essere esplicitate.

Cosa cambia

Così, per esempio, l’impiegato è libero di individuare autonomamente il luogo dove svolgere la sua mansione in modalità agile, a patto però che abbia caratteristiche tali da consentire la regolare esecuzione in condizioni di sicurezza e riservatezza. Tutta la strumentazione tecnologica e informatica è, di norma, fornita direttamente dall’azienda (salvo diversi accordi). L’organizzazione è autonoma, si lavora per fasce orarie e i tempi possono essere scelti liberamente dal dipendente, in accordo con l’azienda solo per quanto riguarda eventuali riunioni o meeting. Va poi garantita la fascia di disconnessione, durante la quale il dipendente non deve essere disturbato. Inoltre, anche chi è in smart working ha diritto alla tutela contro infortuni e malattie professionali. Le ferie si maturano allo stesso modo e si possono richiedere permessi per particolari necessità proprio come se ci si trovasse in ufficio.

A cura di OF Network


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