db Magazine September 7, 2022

Le Smart City sono (quasi) realtà. Ecco dove.

In Arabia Saudita stanno per nascere Alnama e Neom: zero rifiuti e alimentazione 100% da energia rinnovabile. In Grecia si sta lavorando per realizzare The Ellinikon. In Italia, invece…

Iperconnesse, intelligenti e sostenibili. Sono queste le caratteristiche che accomuneranno le “smart city” del futuro. Realizzate con l’obiettivo di migliorare, soprattutto grazie alla tecnologia, il benessere degli abitanti, riducendo al tempo stesso l’impatto sull’ambiente circostante. In tutto il mondo ne stanno nascendo di autenticamente innovative. Anche se alcune sono ancora alla fase di progettazione. 

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Grecia 

A circa 20 minuti dal centro di Atene verrà costruita quella che è stata definita la prima “smart city” europea. Si chiamerà The Ellinikon (foto sopra), e includerà una serie di soluzioni pensate per rivitalizzare il litorale garantendo al tempo stesso uno sviluppo sostenibile e ridotte emissioni di carbonio. Ci saranno una spiaggia pubblica lunga un chilometro, un polo commerciale dedicato al divertimento e il parco costiero più grande d’Europa, con circa 50 chilometri di piste ciclabili e connessione illimitata, che sarà anche dotato di un sistema di navigazione basato sulla realtà aumentata e di alimentazione energetica intelligente. Le facciate degli edifici, compresi i nuovi hotel e resort di lusso, invece, saranno ecosostenibili, per mantenere l’isolamento termico e garantire la purificazione costante dell’aria. 

Arabia Saudita 

In Arabia Saudita, invece, è stato da poco presentato il progetto “Alnama Smart City”. Sorgerà a Riyadh, la capitale dello stato, e accoglierà circa 44mila persone su una superficie di quasi 10 chilometri quadrati. Progettata per diventare una delle prime destinazioni al mondo a zero emissioni, la nuova città punterà tutto sullo sviluppo di uno stile di vita sostenibile e a zero rifiuti. Sarà alimentata al 100% da energia rinnovabile e sarà autosufficiente anche dal punto di vista delle scorte alimentari. Il progetto, infatti, prevede la creazione di fattorie urbane idroponiche (una particolare tecnica di coltivazione fuori o senza suolo dove la terra è sostituita da un substrato di argilla espansa, fibra di cocco, lana di roccia o altre sostanze) e giardini pensili, indispensabili per produrre cibo e migliorare la qualità dell’aria. 

Sempre in Arabia Saudita, poi, nel 2025 dovrebbe sorgere Neom: città futuristica che verrà realizzata nel cuore del deserto di Tabuk. Si estenderà per circa 170 chilometri e includerà un porto, un aeroporto, residenze e ambienti business e commerciali. Anche in questo caso, il 100% dell’energia utilizzata sarà rinnovabile e a emissioni zero. 

In Italia 

Anche nel nostro Paese si stanno intensificando gli sforzi verso la realizzazione di progetti per città “smart” sempre più connesse. Merito anche dei fondi stanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che dedica oltre 10 miliardi di euro di finanziamenti a questa trasformazione. Secondo un recente report del Politecnico di Milano, infatti, sta crescendo l’impegno delle amministrazioni locali per le soluzioni intelligenti, con un focus soprattutto su sicurezza e controllo del territorio, smart mobility e illuminazione pubblica. 

In Sardegna è nato il progetto “Moni5G– Smart Sardegna” che sfrutta la tecnologia allo scopo di creare statistiche per la gestione della mobilità urbana e del servizio idrico. In questo caso, l’obiettivo è quello di automatizzare e trasmettere in tempo reale le misure dei parametri sulla qualità dell'acqua per monitorare il processo di potabilizzazione.

A Firenze c’è una Control Room che supervisiona il traffico, l’illuminazione pubblica e le manutenzioni stradali.

A Venezia, invece, un sistema di sorveglianza analogo fornisce informazioni su meteo, maree e qualità dell’aria e, inoltre, analizza i comportamenti di residenti, turisti e il loro afflusso; e, grazie, a sensori e videocamere, provvede a garantire la sicurezza. 

A cura di OFNetwork