Elit September 9, 2020

Il settore tecnologico continua a guidare i mercati azionari

a cura dell’Investment Advisory di Deutsche Bank

Quotazioni in decisa crescita per titoli delle aziende attive nel campo della tecnologia: e le aspettative restano elevate anche per il futuro.

Abbiamo osservato un forte rimbalzo dei mercati da marzo. Molti indici stanno raggiungendo o hanno già superato i loro massimi. Da un punto di vista globale, il rendimento nel secondo trimestre dell’indice MSCI ACWI Information Technology ha sfiorato il 29 per cento, ampiamente recuperando il -13.9 per cento registrato nel primo trimestre. Si noti come il settore non solo è il migliore nel 2020, ma ha superato con una certa costanza il mercato azionario su vari orizzonti temporali, giustificando il sovrappeso strutturale costruito negli ultimi anni da numerosi investitori.
Senza il contributo del settore tecnologico, quest’anno il mercato azionario apparirebbe significativamente differente. Le 10 imprese mega cap del settore, circa il 30% della capitalizzazione dell’intero mercato, hanno influenzato drammaticamente il rendimento dell’indice S&P 500. Senza il loro contributo, l’andamento del mercato americano sarebbe stato laterale dall’inizio di aprile e avrebbe mostrato una leggera correzione in coincidenza della nuova recente accelerazione del contagio negli Stati Uniti.
Se le valutazioni del settore possono sembrare elevate superficialmente, è importante valutarle relativamente alle prospettive di crescita degli utili in futuro. Ad esempio, il mercato in aggregato ha mostrato durante gli ultimi mesi una significativa divergenza rispetto alle aspettative di utili nel breve termine, che hanno visto nel secondo trimestre le più ampie revisioni al ribasso mai registrate.
Al contrario, le aspettative di utili per il settore tecnologico si sono mostrate sensibilmente più resilienti, sostanzialmente invariate rispetto all’inizio dell’anno nonostante gli sviluppi legati alla pandemia. Anche i risultati finanziari in corso di pubblicazione, relativi al secondo trimestre, rivelano che il settore tecnologico statunitense ha registrato i migliori dati di crescita del fatturato (+5 per cento anno-su-anno); quello europeo ha visto gli utili crescere del 21,5 per cento. Sia nel caso degli Stati Uniti che dell’Europa, rispettivamente nell’ambito degli indici S&P 500 e Stoxx 600, sia fatturato che utili del settore tecnologico hanno superato notevolmente le aspettative degli analisti.
Nonostante esistano alcuni rischi da non sottovalutare, come cambiamenti delle catene del valore globali, elevate valutazioni di alcuni titoli, conflitti commerciali e maggiore regolamentazione (in particolare nel caso di un’amministrazione Biden), ci sono almeno tre ragioni che ci inducono a considerare ancora il settore tecnologico come quello con le migliori prospettive.
In primis, importanti benefici deriveranno dai trend di digitalizzazione in molti ambiti di economia e società, tra e-commerce, pagamenti digitali, smart working, o nuovi sviluppi favoriti dall’adozione di reti 5G o intelligenza artificiale. Abbiamo visto come alcuni di questi processi di cambiamento siano stati addirittura accelerati dalla pandemia che stiamo attraversando. Inoltre, mentre spesso pensiamo a poche grandi aziende leader di mercato in questi ambiti, si tende a sottovalutare il potenziale ancora inespresso derivante dall’adozione di questo tipo di tecnologie da parte di imprese o settori che operano ancora in modo tradizionale, anche di dimensioni medie e piccole. Investimenti in questa direzione, supportati da bassi tassi di interesse, incentivi o stimoli fiscali e dalla ricerca di maggiore efficienza od opportunità di sviluppo offrono ampi spazi di ulteriore crescita alle imprese tecnologiche.
In secondo luogo, il settore presenta significative barriere all’ingresso e solidi fondamentali, in termini ad esempio di utili, marginalità, flussi di cassa o livelli di indebitamento. Le proiezioni sulla crescita degli utili di lungo termine rimangono le migliori del mercato. Inoltre, sia l’esposizione a trend in strutturale crescita sia la qualità dei bilanci tendono a ridurre l’esposizione ciclica che aveva tradizionalmente caratterizzato l’andamento del settore, come l’esperienza recente ha dimostrato.
Infine, le attuali valutazioni, ad esempio in termini di rapporto tra prezzo e utili attesi rispetto al mercato, appaiono ragionevoli. In particolare, sono sensibilmente più contenute rispetto a prima della crisi Covid. Dopo la ripresa, i prezzi non si possono definire convenienti, ma il settore è molto diversificato e include imprese con posizioni dominanti in molte nicchie, offrendo esposizione alla crescita di numerosi mercati in fase di sviluppo, come già osservato. Il posizionamento continua pertanto a essere giustificato.
Il settore rimane dunque tra i preferiti all’interno dei portafogli di investimento, alla luce delle potenzialità di crescita migliori nel lungo termine rispetto al più ampio mercato. I trend sociali ed economici a cui rimane esposto attraverso modelli di business innovativi e in continuo sviluppo lo rendono ben posizionato per il futuro. Pensiamo che i cambiamenti nelle attitudini di consumo saranno modificati in modo permanente in alcuni casi, causando una perdita di redditività per determinati settori ed imprese; invece il settore tecnologico sarà probabilmente in grado di beneficiarne.


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