Trump alla Casa Bianca per la seconda volta

01.  Cosa è sucesso?

Donald Trump è emerso come il vincitore di un'elezione molto combattuta tra lui e la sua avversaria democratica, Kamala Harris. Nella corsa per assicurarsi i 270 voti elettorali, Trump è stato in grado di sconfiggere la Harris 277 a 224 con la sua vittoria chiave finale dei dieci seggi del collegio elettorale in Wisconsin che ha sigillato l'esito della corsa a suo favore. Come nel 2020, le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 si sono concentrate ancora una volta nei sei stati chiave in bilico (i cosiddetti Swing States): Arizona, Georgia, Nevada, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. In alcuni di essi è ancora troppo presto per dichiarare chi ha vinto, con il conteggio in corso in questo momento in Nevada, Arizona e Michigan. Trump è stato in grado di ribaltare il "muro blu" degli stati chiave della Pennsylvania e del Wisconsin in cui Biden aveva vinto con un margine ridotto nel 2020. Sebbene la vicepresidente Harris sia stata in grado di assicurarsi voti negli stati tradizionalmente blu di New York, California, Massachusetts, ecc., non è stata in grado di prendere le distanze dalle politiche dell'era Biden e di assicurarsi abbastanza voti dalla popolazione latinoamericana, afroamericana e giovane, che di solito sono considerate i principali bacini elettorali democratici.

Le questioni principali in materia di economia sono state al centro dell'attenzione nel decidere l'esito delle elezioni, soprattutto alla luce del contesto di elevata inflazione che è seguito alla pandemia e che ha plasmato buona parte degli ultimi quattro anni. Inoltre, le preoccupazioni per l’immigrazione illegale, per i diritti riproduttivi e la gestione del conflitto tra Israele e Gaza da parte dell'attuale amministrazione sono state alcune delle altre questioni in prima linea nella mente degli elettori in questa tornata elettorale.

Guardando avanti al 119° Congresso del 2025, i repubblicani hanno ottenuto il controllo del Senato 52-42 ma ancora in attesa di sei seggi da essere assegnati. La corsa per la Camera è ancora in corso con circa 60 posti ancora da assegnare.

Attualmente, i democratici devono strappare quattro seggi ai repubblicani per ottenere il controllo della Camera. Se i repubblicani dovessero ottenere il controllo della Camera, il 119° Congresso farebbe eco alla composizione del 115° Congresso (cioè i primi due anni della presidenza Trump dal 2017 al 2019).

02.   Come ha reagito il mercato? 

Al momento, sia il NASDAQ che l'S&P 500 scambiano in territorio positivo, rispettivamente a +2,05% e +1,79%. Sul mercato obbligazionario, i rendimenti dei Treasury sono aumentati, con quello sui Treasury a 2 anni, più sensibili ai tassi d'interesse, saliti al 4,28%. Sui tratti a più lunga scadenza della curva dei rendimenti, il rendimento del Treasury a 10 anni è aumentato di quasi 20 pb al 4,45%.

La possibilità per l'amministrazione Trump di imporre tariffe rigorose sulle importazioni sarà un fattore favorevole a breve termine per la continua sovraperformance del dollaro USA. L'oro ha subito uno dei suoi maggiori cali dell'anno, che può essere attribuito al calo dell'indice VIX (del -21% oggi a 16,1), al rafforzamento del dollaro e alla liquidazione delle operazioni di beni rifugio. C'è una vera e propria FOMO (Fear of Missing Out) nell'aria.

03. Cosa significa per gli investitori?

Si prevede che le conseguenze delle elezioni presidenziali statunitensi creeranno una continua volatilità e incertezza sul mercato. Potrebbero anche verificarsi rotazioni settoriali più pronunciate basate sui famosi «Trump Trade» e in settori altamente regolamentati come quello finanziario, energetico e tecnologico si potrebbe osservare più volatilità, date le aspettative di un potenziale ritiro di diverse misure normative sotto la presidenza Trump. L'aumento del costo della vita e l'inflazione elevata hanno definito l'economia negli ultimi due anni e si prevede che il Partito Repubblicano si concentrerà su politiche e questioni che mireranno a ridurre questi oneri.

Un'estensione dei tagli fiscali del TCJA del 2017 a beneficio delle società e minori restrizioni sull'esplorazione di giacimenti petroliferi e gas a sostegno della crescita dell'industria petrolifera e del gas sono esempi delle misure che l'amministrazione Trump potrebbe adottare per simulare ulteriormente l'economia. Tuttavia, il presidente Trump dovrà moderare l’aumento del deficit degli Stati Uniti cercando al contempo di estendere i tagli fiscali al fine di far uscire con successo il Paese dalla crescente situazione del debito nazionale.

I mercati si aspettano che il Presidente Trump adotterà un atteggiamento aggressivo in materia di commercio internazionale e sui dazi, il che potrebbe aumentare sia l'inflazione futura che le aspettative di inflazione. 

Questo fenomeno, a sua volta, potrebbe portare la Fed a dover ricalibrare la sua politica monetaria e diventare un po' più cauta rallentando il ritmo dei tagli dei tassi. Nella riunione del FOMC di novembre di domani, la Fed dovrebbe ridurre i tassi di interesse di 25 pb. Per l’incontro di dicembre i mercati dei futures assegnano ora una probabilità del 65% a favore di un altro taglio. Lo scenario di base scontato dal mercato è di due ulteriori tagli dei tassi nel 2025.

Nel complesso, mentre si prevede un rally di sollievo nei prossimi due giorni e settimane, i mercati azionari di solito tendono a registrare una moderazione nel medio termine, indipendentemente da chi occuperà la Casa Bianca. È importante separare il rumore di fondo dai fattori di lungo termine delle performance del mercato azionario, che dipendono dal contesto macroeconomico e da fondamentali societari solidi. In definitiva, la strategia d'investimento dovrebbe continuare ad essere adattata alle tempistiche personali, alle esigenze di liquidità e ai livelli di tolleranza al rischio.