db Magazine May 19, 2022

Nel post-Covid aumenta l’attenzione verso salute e risparmio. E cresce il ricorso alle polizze

Gli italiani sono un popolo storicamente sotto-assicurato. Ma l’emergenza sanitaria, dicono gli osservatori, qualcosa ha cambiato. La raccolta complessiva vita e danni è stata, per il terzo trimestre 2021, pari a 110,2 miliardi di euro.

Nell’era post-Covid, con l’emergenza pandemica ancora non completamente risolta, la salute è diventata una delle preoccupazioni più sentite dagli italiani, così come la tutela dei risparmi e del patrimonio. Il nostro Paese ha un elevato livello di sotto-assicurazione, ma qualcosa sta cambiando. Lo rilevano gli ultimi dati forniti a marzo 2022 dal Bollettino Statistico dell’IVASS (l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni): la raccolta complessiva vita e danni è stata, per il terzo trimestre 2021, pari a 110,2 miliardi di euro, in aumento del +10% su base annua. 

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Passando più tempo in casa, anche per lavorare, sta crescendo l’interesse verso coperture ad hoc per l’abitazione. L’offerta si sta arricchendo di soluzioni prevalentemente on-demand e modulari, per garantire una maggiore personalizzazione con coperture legate alle reali esigenze della famiglia. E grazie al lancio di numerose soluzioni digitali (come i videoconsulti medici e le app per la prenotazione degli esami) sono sempre più gli italiani che optano anche per una polizza salute che tuteli da imprevisti come infortuni e malattie. Il settore ha segnato un aumento del +6,4% su base annua nel terzo trimestre 2021 e i principali incrementi si segnalano nei rami Infortuni e Malattia (in ambito salute), e Incendio ed elementi naturali (per la casa). 

Vi è, inoltre, un maggior ricorso alle polizze vita. Si tratta delle tradizionali forme di tutela dell’assicurato e dei familiari, in caso di eventi negativi come la premorienza. Ma sono attualmente sempre più offerte anche come modalità di investimento, soprattutto in un contesto in cui la liquidità parcheggiata sui conti correnti è ancora a livelli record.

Sempre secondo il Bollettino Statistico dell’IVASS, la raccolta del settore, pari a 82,5 miliardi, ha registrato un aumento del 12,5% rispetto al 2020, soprattutto grazie alle polizze unit e index linked, che segnano sull’anno precedente un incremento del +50,2%. Si tratta di soluzioni che collegano le prestazioni assicurative a strumenti finanziari: per quelle unit a fondi di investimento e per quelle index a indici azionari.

Per quanto riguarda l’offerta, invece, come rilevato dall’ultimo “Report Analisi Trend Offerta Prodotti Assicurativi” dell’IVASS, il 43% dei prodotti lanciati rientra nelle soluzioni multiramo. Si tratta, in questo caso, di polizze sulla vita che combinano, in un unico contratto, sia una componente con investimento nella gestione separata (caratterizzata dalla garanzia del capitale) sia una in fondi esterni (come in unit linked e in Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio – OICR). 

Viene anche rilevato come, per la distribuzione, sia centrale il canale bancario che fornisce quei prodotti che rientrano nell’ambito della cosiddetta “bancassurance” e che copre il 55,6% dell’offerta complessiva. 

Tra le novità, infine, vi è una sempre più marcata componente sostenibile, sia nelle multiramo sia nelle unit linked. I sottoscrittori preferiscono sottostanti di investimento in linea con i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) e in grado non solo di garantire un rendimento ma anche di promuovere un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. 

A cura di OF Network


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