db Magazine November 16, 2022

La produzione mondiale di vino sotto la media degli ultimi 20 anni

Secondo l'Organization internationale de la vigne et du vin (Oiv), nel 2022 non si dovrebbero produrre più di 260 milioni di ettolitri di vino come conseguenza dei cambiamenti climatici.

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Nel 2022, la produzione mondiale di vino dovrebbe essere inferiore alla media degli ultimi 20 anni, a causa dei problemi causati dai cambiamenti climatici alle coltivazioni.

Secondo quanto stimato dall’Organization internationale de la vigne et du vin (Oiv), quest’anno si arriverà a una produzione di 260 milioni di ettolitri di vino, al di sotto dei 270 milioni di ettolitri media degli ultimi 20 anni.

La previsione è stata fatta alla luce di informazioni raccolte in 29 Paesi, che rappresentano il 91% della produzione mondiale. 

Il volume del 2022 “sembra essere diminuito dell'1% rispetto al 2021”, ha indicato l’Oiv, ricordando che però la produzione del 2021 fu annunciata come “estremamente bassa” intorno ai 250 milioni di ettolitri e poi, invece, ha battuto le attese e nei mesi è stata rivista al rialzo fino a 262 milioni.

Non è quindi escluso che anche le stime per 2022 cambino, in particolare a causa dell'assenza, al momento, dei dati dalla Cina - cosa consueta in questo periodo dell'anno - ma anche dalla Russia.

Per quanto riguarda l’Europa, secondo l’Oiv, “le successive ondate di caldo e siccità hanno sollevato timori di scarsi raccolti”, mentre “la produzione è migliore del previsto, essendo le viti state preservate allo stesso tempo da malattie come la peronospora”.

Ad ogni modo, ha specificato l’Oiv, Italia e Francia, rispettivamente primo e secondo produttore mondiale, dovrebbero produrre più vino della media degli ultimi cinque anni (2017-2021).
La Spagna, che completa questa top tre, mostra invece un calo della produzione del 12% rispetto alla media 2017-2021 a causa della “siccità e del limitato accesso all'acqua in alcune regioni”.

A cura de Il Sole 24 Ore