db Magazine July 5, 2023

Nel 2022 +10% per il fatturato del vino italiano

Il quadro emerge dall'Indagine sul settore vinicolo in Italia pubblicata dall'Area Studi Mediobanca.

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Nel 2022 i maggiori produttori italiani di vino hanno registrato un aumento complessivo del fatturato del 10% (+10,5% il mercato interno, +9,5% l’estero). È quanto emerge dall'Indagine sul settore vinicolo in Italia pubblicata dall'Area Studi Mediobanca e che riguarda 255 principali società di capitali italiane con fatturato 2021 superiore ai 20 milioni di euro e ricavi aggregati per 10,7 miliardi, pari all’89,3% del fatturato nazionale del settore.

Nonostante l’aumento del fatturato, nel 2022 il margine Ebit ha riportato un calo del 7,6% sul 2021 quando il rapporto tra il risultato netto e il fatturato è sceso dell’8,7%.

Per quanto riguarda l’anno in corso, i produttori si aspettano una crescita delle vendite complessive del 3,3% (+3,1% l’export). A spingere le vendite l’ottimismo delle bollicine (+5,2% i ricavi complessivi, +4,2% l’export), mentre per i vini fermi si aspettano un +2,8% (+2,9% l’export).

Nel 2022, il ritorno alle normali abitudini di consumo e la ripresa del flusso turistico hanno favorito le vendite nel canale Ho.Re.Ca. (+19,9%), che è passato dal 16,6% del mercato nel 2021 al 18,1% del 2022, a svantaggio della Gdo (+3,3% a valore) in calo dal 37,7% al 36%.
Le dinamiche inflattive del 2022 hanno rallentato le vendite nella Gdo che si è mostrata più restia a trasferire i maggiori costi sui listini al fine di preservare i volumi. In particolare, gli aumenti di listino hanno interessato in minor misura i vini Basic (+6,6% a valore) e di più i vini Premium (+13,7%) e i vini Icon (+11,1%).

L’attenzione alla sostenibilità ha spinto le vendite 2022 del bio (+9,6% sul 2021) confinato tuttavia al 4,3% del mercato.

A cura de Il Sole 24 Ore