Insights db Premium Magazine CIO View October 11, 2023

Ad un bivio? | Aggiornamento macroeconomico e sulle asset class

CIO Insights | Settembre 2023 - Christian Nolting (Global CIO, Deutsche Bank)

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Sommario

  1. Lettera agli investitori
  2. Rischi da monitorare
  3. Aggiornamento macroeconomico e sulle asset class
    • Previsioni macroeconomiche Obbligazionario
    • Azionario (mercati sviluppati) Azionario (Paesi emergenti) Materie prime
    • Valute Immobiliare
  4. Aggiornamento sui temi di investimento di lungo periodo
  5. Tabelle previsionali

Lettera agli investitori


Ad un bivio?

I mercati rimangono concentrati sulla politica monetaria e secondo l’opinione prevalente siamo ormai prossimi al picco del ciclo di stretta monetaria. Si presume che questo picco, una volta raggiunto,
introdurrà una svolta a dispetto dei segnali che mostrano che l’inflazione non è ancora del tutto sotto controllo, con tassi di inflazione core eccessivamente elevati in molte economie. Anche i timori di una possibile stagflazione futura non si sono ancora dissipati del tutto e un altro aspetto preoccupante è costituito dai costi energetici. 

Ciò significa, a nostro avviso, che le attese di un imminente brusco cambiamento di direzione dell'economia o della politica monetaria sono probabilmente mal riposte. Le Banche Centrali avranno buoni motivi per essere caute, pur trovandoci effettivamente nel picco del ciclo restrittivo.

Per le Banche Centrali dei Paesi sviluppati, i mercati del lavoro ancora forti (con impatti positivi sui consumi), insieme alle persistenti preoccupazioni legate all'inflazione, renderanno più difficile orientare le economie verso un soft landing. La Cina, nel frattempo, sta cercando di realizzare il contrario: un “decollo” non troppo morbido per la crescita economica. Le Banche Centrali dei Paesi emergenti devono gestire con cautela anche una serie di altre questioni di politica monetaria. 

Le azioni delle Banche Centrali non saranno perfettamente sincronizzate. Altri aumenti dei tassi Fed Fund sarebbero percepiti come una sorpresa dai mercati e il 2024 sembra ancora destinato a registrare una lenta sequenza di tagli dei tassi USA. L'aumento dei tassi della BCE all'inizio di questo mese è stato probabilmente anche l'ultimo di questo ciclo, sebbene l’inflazione core che persiste in Europa ritarderà probabilmente i tagli dei tassi nel 2024. E la Bank of Japan potrebbe muoversi nella direzione completamente opposta, con due piccoli aumenti tecnici nel prossimo anno pensati per riportare finalmente il tasso ufficiale in territorio positivo. 

Continuiamo a riporre fiducia nella capacità delle Banche Centrali di gestire questi continui riallineamenti delle politiche monetarie. Per i mercati sviluppati, il nostro scenario di base è una lieve recessione o una crescita anemica, seguite da una moderata ripresa. Per la Cina, prevediamo una modesta ripresa nell'ultimo trimestre dell'anno, trainata dai servizi e da un certo allentamento delle restrizioni nel settore immobiliare. 

In questo contesto macroeconomico, la gestione degli investimenti richiederà lievi cambiamenti di direzione anziché drastiche inversioni di strategia. È escluso che le pressioni inflazionistiche possano rientrare completamente ed è improbabile che i rendimenti del reddito fisso possano calare, per quanto le curve dei rendimenti dovrebbero mostrare una minore inversione. Poiché

i fondamentali societari dovrebbero rimanere solidi, nonostante la temporanea decelerazione prevista per l'economia, non prevediamo un netto allargamento degli spread creditizi.

Anche le azioni dovrebbero superare sufficientemente bene eventuali rallentamenti e gli utili riprenderanno presto a crescere. Negli Stati Uniti e in altri Paesi, ciò sarà determinato in gran parte dalla ripresa di vigore del settore tecnologico e dei servizi di comunicazione. Obiettivi di rendimento complessivi su 12 mesi relativamente modesti per la maggior parte dei mercati azionari celano anche una serie di altre opportunità specifiche, tra cui una riduzione prevista dello sconto di valutazione per i mercati europei rispetto a quelli statunitensi. I potenziali ribassi futuri potrebbero anche essere visti come opportunità di acquisto. 

I prezzi delle materie prime rimangono, come sempre, vulnerabili all'incertezza sulla crescita globale e (in particolare) cinese. Ma i timori legati all'approvvigionamento hanno già fatto salire i prezzi del petrolio e dell'energia con l'avvicinarsi dell'inverno nell'emisfero settentrionale. In questa regione, i prezzi del rame potrebbero ricevere un certo sostegno dalla crescita dell'attività nei settori dei veicoli elettrici e delle energie rinnovabili. Nei prossimi mesi l'oro potrebbe anche essere richiesto dagli investitori interessati a proteggersi dai rischi di una recessione percepita. 

Quindi, quale bivio potrebbe presentarsi in futuro? Il mio consiglio per gli investitori è guardare oltre la politica monetaria per scorgere i profondi cambiamenti di direzione in atto nel mondo reale. Cerchiamo di considerare tali cambiamenti nei nostri temi di investimento a lungo termine, che discutiamo di seguito e che coprono le tre aree della tecnologia del futuro, della transizione delle risorse e del supporto alla popolazione.

 Possiamo già vedere le potenzialità della tecnologia nella gestione delle questioni ambientali e la sua capacità di cambiare il nostro modo di vivere. Meno evidente potrebbe essere il modo in cui i mercati evolvono per incanalare meglio il capitale e le implicazioni per gli investitori, non solo in termini di opportunità ma anche di valutazioni e analisi del rischio. 

Questi cambiamenti creano opportunità entusiasmanti per gli investitori, ma richiedono anche una certa cautela. I portafogli devono essere gestiti con attenzione per anticipare sia l'evoluzione delle politiche monetarie sia i cambiamenti economici di tipo strutturale. Saremo lieti di mettere a disposizione le nostre competenze in questo ambito. 

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Christian Nolting
CIO Globale - Deutsche Bank