CIO View July 13, 2022

Mantenere saldo il timone

Aggiornamento del quadro economico. I mercati finanziari sono guidati dal sentiment, ma il sentiment riflette sempre una logica sottostante. Comprendere questa logica diventa particolarmente importante in un momento di grande incertezza.

Siamo solo a metà dell'anno e il 2022 è già un anno da ricordare per quanto riguarda gli aspetti di geopolitica, macroeconomia e cambiamenti di politica monetaria. Come aveva osservato Shakespeare in modo memorabile: "Quando arrivano i dispiaceri, non arrivano come singole spie, ma in battaglioni". L'incertezza è ancora elevata su molti fronti, tra cui i futuri livelli di inflazione, i problemi delle catene di approvvigionamento mondiali, la crescita economica, le risposte politiche e, soprattutto, il coronavirus.

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Come sempre, i prezzi di mercato riflettono una serie di ipotesi su ciò che accadrà in seguito. Questi presupposti possono ovviamente cambiare in futuro. È possibile, ad esempio, che i mercati inizino ad attendersi un inasprimento della politica monetaria meno aggressivo di quello attuale, con conseguenti molteplici impatti sull'attrattiva relativa delle diverse asset class. È inoltre importante ricordare che il prezzo di mercato rappresenta anche una visione composita di più rischi, non una semplice valutazione di un singolo problema.

Quale lezione possiamo trarre da questo in termini di gestione del portafoglio? In primo luogo, livelli di incertezza elevati non devono portare a sospendere il processo decisionale riguardo la costruzione del portafoglio. Può essere difficile prevedere il futuro, ma la logica di mercato cerca continuamente di prevederlo e i portafogli devono tenere conto del mutamento delle aspettative di mercato. In secondo luogo, è molto importante non limitarsi a uno sguardo superficiale sugli eventi. Se i mercati scontano una valutazione composita, ha senso comprendere i diversi fattori che la compongono. All'interno di questa valutazione più granulare, dobbiamo però considerare i driver di prezzo sia a lungo che a breve termine.
Possiamo anche, credo, essere ragionevolmente certi su alcuni parametri. Quindi, anche se le aspettative sui futuri livelli dei tassi d'interesse si muoveranno ancora, l'era dei tassi d'interesse nominali bassissimi sembra ormai passato, pur essendo certamente prematuro parlare di "normalizzazione" delle politiche.

L'aumento dei tassi spingerà a rivalutare l'attrattività relativa delle diverse classi di asset. Con il ritorno dell'attenzione al "reddito", potrebbe aumentare l'interesse verso l’obbligazionario, nonostante la possibilità di un aumento dei tassi di default rispetto agli attuali livelli molto bassi. Questo, a sua volta, potrebbe far venir meno la tesi dell'assenza di alternative rispetto all'azionario (TINA, "there is no alternative"), anche se non del tutto. Complessivamente le valutazioni dell'azionario sono ancora interessanti e le nostre previsioni vedono una crescita sull'orizzonte dei 12 mesi, anche se con volatilità.
A livello granulare, le ipotesi di rialzo dei tassi di interesse andranno a pesare sulle singole classi di asset, ad esempio, sull'attrattiva relativa di diversi stili e settori azionari, come si è visto nella performance dei titoli "growth" e "value" negli ultimi mesi. Occorrerà continuare a concentrarsi sulla gestione immediata dei rischi. Ma, tornando alla seconda conclusione di cui sopra, rimane importante mantenere la disciplina, guardare oltre i movimenti immediati del mercato e mantenere saldi gli obiettivi, l'asset allocation e i temi d'investimento di lungo termine.

La previsione del futuro non è, ovviamente, una semplice estrapolazione del passato. L'economia globale potrebbe presentarsi in modo molto diverso tra 12 mesi. Ritengo però che dobbiamo lavorare ipotizzando che il contesto macroeconomico e degli investimenti potrebbe rimanere molto fragile. La ripresa non sarà semplice e, anche nello scenario più ottimistico (ad esempio, sulla riapertura dell'economia cinese), i problemi come quelli che affliggono le supply chain richiederanno del tempo per essere risolti. Rimango inoltre molto preoccupato per le tensioni sociali e umanitarie causate dalla pandemia in molti Paesi, dall'inflazione o dall'interruzione delle forniture alimentari dall'Ucraina: queste tensioni potrebbero peggiorare ulteriormente prima di vedere un miglioramento.

Credo comunque che gli insegnamenti principali che possiamo trarre rimangano: non rimandare le decisioni sul portafoglio, utilizzare in modo appropriato le strategie di gestione del rischio e mantenere saldi gli obiettivi di lungo termine. Ecco come orientarsi nella seconda metà del 2022 e oltre. Come sempre, sarà nostro piacere guidarvi.

Christian Nolting
Deutsche Bank
Global CIO

Principali temi di investimento

ESG

Gli investimenti ESG stanno assumendo sempre maggiori sfumature e complessità. Le parole chiave sono misurazione e trasparenza: su questo fronte aiuteranno i progressi in materia di regolamentazione (ad es. MiFID II), tassonomia (ESMA) e informativa (TNFD). Potrebbero però essere necessari cambiamenti più radicali nella valutazione e nelle priorità per andare oltre l'approccio "do not harm" e raggiungere una reale sostenibilità: la "natura intesa come capitale" sarà un concetto cardine.

Blue economy

La diversità del settore fa sì che finora i progressi normativi e di finanziamento siano stati limitati. La Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani e la COP27 (novembre) dovrebbero far crescere l'attenzione degli investitori sulla blue economy, ma è necessaria una maggiore chiarezza sui principi e i metodi di finanziamento pubblico/privato (ad esempio, i blue bond). Abbiamo bisogno di innovazione, sia in nuove aree che in settori consolidati (ad esempio, il trasporto marittimo).

Idrogeno

L'idrogeno verde può ridurre le emissioni di gas a effetto serra e presenta ovviamente delle potenzialità in alcune industrie dove la decarbonizzazione è più difficile (chimica, acciaio), il trasporto a lungo raggio e lo stoccaggio di elettricità. La sua produzione è costosa, ma stanno proliferando dei programmi di prova, spesso in combinazione con fonti di energia rinnovabili. Il finanziamento pubblico sta aumentando e i recenti progressi tecnologici potrebbero ridurre i costi.

Gestione delle risorse

Con la crescente sofisticazione della metodologia ESG, crescerà l'interesse per la gestione delle risorse. Una gestione efficace delle risorse naturali deve essere accompagnata dall’efficienza nella produzione e nel riciclo dei manufatti, mentre andiamo verso un'economia circolare. Le pressioni economiche a breve termine su alcuni impianti di riciclo non devono distrarre gli investitori dalle tendenze di fondo a lungo termine.

Acqua

Il cambiamento climatico sta peggiorando i problemi di approvvigionamento idrico, a fronte peraltro di un aumento della domanda a causa della crescita demografica, dell'urbanizzazione e dell'innalzamento del tenore di vita nelle economie emergenti. La visione tradizionale degli investimenti nel settore idrico, basata sui servizi di pubblica utilità, deve cambiare, mentre aumenta l’innovatività del settore dal punto di vista tecnologico e finanziario, in risposta ai rigorosi obiettivi ambientali.

Intelligenza artificiale (AI)

La rapida crescita degli investimenti nell'AI è espressone della fiducia nella sua capacità di risolvere problemi in diversi settori (sanità, mobilità, fintech, ecc.). Questo impulso non potrà che aumentare con l'avvicinarsi dell'intelligenza artificiale forte ("deep AI"). La risposta normativa ai rischi dell'AI (ad es. sorveglianza, dati personali) è per ancora agli inizi, e il panorama degli investimenti è destinato a cambiare continuamente e rapidamente.

Sicurezza informatica

Le esigenze di sicurezza informatica stanno crescendo e i progressi dell'AI e di altre tecnologie correlate determineranno un'evoluzione delle tecniche. Al centro dell'attenzione ci sono settori come l'assistenza sanitaria, mentre il lavoro a distanza pone altre sfide. È probabile che prosegua il consolidamento del settore, vista la volontà delle imprese di colmare le lacune nei pacchetti di prodotti di protezione esistenti e il tentativo di realizzare economie di scala (ad esempio, combinando i feed di dati).

Industria X.0 (compreso 5G)

La debolezza dei titoli tecnologici non sminuisce i fattori fondamentali alla base dell'Industria X.0 (reinvenzione radicale dei processi industriali e di altro tipo guidata dalla tecnologia digitale). La carenza di manodopera qualificata è un fattore “push” a breve termine. Tra i fattori “pull” a lungo termine vi sono la continua e rapida evoluzione tecnologica in molti settori e la capacità di coordinare questi progressi con una migliore comunicazione dei dati.

Sanità e MedTech

La pandemia di coronavirus ha dimostrato che sono possibili e auspicabili nuovi approcci, sottolineando al contempo la necessità di un accesso equo a cure complete e di una gestione efficace della condivisione dei dati e della privacy. I vincoli di bilancio non spariranno, ma la tecnologia offrirà una via d'uscita in molte aree. In previsione di ulteriori rapidi cambiamenti, gli investimenti in capitale di rischio e di altro tipo si confermano elevati.

Infrastrutture

In seguito alla riapertura delle economie post-Covid sono state riviste le infrastrutture tradizionali (fisiche); una priorità è migliorare le infrastrutture digitali, in particolare nei mercati emergenti: Il coronavirus, i problemi di cybersicurezza e la guerra in Ucraina hanno dimostrato la necessità di resilienza delle infrastrutture, possibilmente attraverso la diversificazione. L'ingente fabbisogno di investimenti infrastrutturali renderà necessari approcci al finanziamento.

Millennial e generazione Z

Le preferenze di spesa di questi due gruppi rimangono importanti per i mercati immobiliari e per le aree di consumo immediato, come la tecnologia e l'intrattenimento. Le loro opinioni politiche e programmatiche (come elettori e legislatori) avranno un impatto crescente su questioni come la tassazione e la previdenza, ripercussioni implicazioni economiche anche importanti.

Smart mobility

Gli elevati prezzi dell'energia sanno rafforzando i driver tecnologici e sociali del cambiamento nei sistemi di trasporto. A loro volta questi influenzeranno molti aspetti dell'infrastruttura di mobilità, anche se dovesse servire del tempo prima che i veicoli a guida autonoma siano realmente utilizzabili. La diminuzione dei costi dei veicoli elettrici si abbina con una migliore connettività (5G), per favorire la realizzazione di progressi complementari nel software e in altre tecnologie.