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db Premium Magazine November 12, 2024

Art Brut: l’arte fuori dagli schemi in mostra al Mudec

Realizzata in collaborazione con la Collection de l’Art Brut di Lausanne, l’esposizione milanese consente di approfondire la conoscenza di uno straordinario movimento ancora poco conosciuto in Italia.

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Carlo Zinelli, “Senza titolo”, 1962 ca., Gouache su carta, Collection de l'Art Brut Losanna, credit Atelier de numérisation – Ville de Lausanne

Nel cuore di una Parigi postbellica, lontano dalle sale dei musei d’arte e dai salotti raffinati, emerge una nuova, inaspettata quanto scardinante concezione dell’arte: l’Art Brut.

Un’arte “grezza”, “pura”, “non filtrata”: letteralmente, ma anche nel significato profondo attraverso cui la identificava il suo inventore, l’artista e teorico francese Jean Dubuffet. Questa non è infatti l’arte dei dilettanti o dei principianti. È l’arte dell’istinto, dell’anima nuda, dell’espressione incontaminata, che non si preoccupa delle regole, delle tecniche accademiche o delle convenzioni. È l’arte di chi non ha mai frequentato una scuola d’arte, ma ha imparato da sé, dai sogni, dalle visioni.

Dubuffet iniziò a collezionare opere di artisti non professionisti e autodidatti e di persone spesso ai margini della società che riuscivano, senza filtri culturali e preconcetti artistici accademici, ad andare oltre le convenzioni raccontando sé stessi e il mondo attraverso l’illustrazione di idee non convenzionali e di mondi di fantasia elaborati. Artisti che creavano solo per sé stessi, alla ricerca di una libera espressione e libera tecnica, utilizzando materiali e materie prime che casualmente avevano sottomano e servendosi così, inconsciamente, di mezzi artistici nuovi, non tradizionali e non codificati, fuori dagli schemi. Una presa di posizione radicale di Dubuffet contro il sistema dell’arte, lontano e al margine sia dai centri dell’arte tradizionale sia da quelli delle avanguardie.

La mostra “Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider”, in programma fino al 16 febbraio 2025 al Mudec di Milano, porta in Italia un progetto espositivo che racconta la straordinaria potenza espressiva dell’Art Brut: creazione artistica e rivoluzionaria - ancora relativamente poco conosciuta dal grande pubblico nel nostro Paese - da cui hanno tratto ispirazione molti artisti contemporanei e che continua oggi a essere essenziale, nella convinzione che l’arte sia per chiunque abbia una voce da far risuonare attraverso la necessità vitale di esprimersi.

La mostra è realizzata in collaborazione con la Collection de l’Art Brut, Lausanne, che possiede una straordinaria raccolta di oltre 70.000 opere di Art Brut nata dal nucleo storico raccolto da Dubuffet e donato alla Città di Losanna nel 1971. Disegni, dipinti, sculture e opere tessili, che crescono ancora oggi grazie ad acquisti e donazioni. Dal museo svizzero provengono più di 70 opere esposte, tra cui alcune opere “storiche” appartenenti al nucleo della collezione, come le magnifiche composizioni di figure maggiori svizzere dell’Art Brut, quali Aloïse Corbaz e Adolf Wölfli, insieme a sculture di Émile Ratier e a dipinti di Carlo Zinelli (l’autore italiano d’Art Brut più celebre).

L’esposizione è curata da Sarah Lombardi, direttrice della Collection de l’Art Brut, Losanna e da Anic Zanzi, conservatrice alla Collection de l’Art Brut, Losanna, e per la sezione dedicata a Jean Dubuffet da Baptiste Brun, docente e curatore esperto di Jean Dubuffet. L’esposizione si sviluppa su un percorso quadripartito. Nel primo spazio presenta un corpus di opere di Jean Dubuffet e di documenti che collocano in una prospettiva storica l’invenzione del concetto di Art Brut, relativamente al suo lavoro di artista, scrittore e collezionista.

A seguire, una selezione di opere provenienti dalle sue esplorazioni attesta l’ampiezza e la qualità delle sue ricerche in questo campo, a monte della donazione del 1971. In due altre sale, un insieme di opere di Art Brut provenienti dai cinque continenti è legato alle tematiche del corpo e delle credenze. A disposizione del pubblico, per facilitare la conoscenza di questo movimento artistico, c’è anche un’audioguida gratuita, che può essere scaricata in forma di app presso la biglietteria. Tra le voci e i commenti che accompagnano la visita si possono ascoltare anche le parole dello stesso Jean Dubuffet e degli artisti di Art Brut.

Info:

Dubuffet e l’Art Brut. L’arte degli outsider

Milano, Mudec, Via Tortona 56
Orario: lunedì 14.30 – 19.30; martedì - mercoledì - venerdì - domenica 9.30 – 19.30; giovedì - sabato 9.30 – 22.30

Ingresso: 16 euro intero (14 euro ridotto)
Informazioni: tel. 02 54917


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