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db Premium Magazine July 13, 2024

Edvard Munch: l’universalità del dolore

Con una grande retrospettiva torna dopo quarant’anni a Milano l’artista norvegese, uno dei più amati e iconici pittori del Novecento.

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Edvard Munch - The Girls on the Bridge - 1927. Oil on canvas, 100,5x90 cm - Foto Halvor Bjørngård - ©Munchmuseet

La pausa estiva è alle porte, ma è già ora di programmare alcuni tra i più interessanti appuntamenti culturali del rientro: da settembre, infatti, riparte la stagione delle grandi mostre, con molte importanti novità. Particolarmente attesa ad esempio è la grande retrospettiva dal titolo “Munch. Il grido interiore” in programma a Milano, presso Palazzo Reale, dal 15 settembre al 26 gennaio 2025. Il grande artista norvegese torna così dopo quarant’anni nel capoluogo lombardo, con una ricca esposizione promossa da Comune di Milano – Cultura, con il patrocinio della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con il Museo MUNCH di Oslo.

Protagonista indiscusso nella storia dell’arte moderna, Edvard Munch (1863 -1944) è considerato un precursore dell’Espressionismo e uno dei più grandi esponenti simbolisti dell’Ottocento, nonché l’interprete per antonomasia delle più profonde inquietudini dell’animo umano. La sua vita è stata segnata da grandi dolori che lo hanno trascinato ai limiti della follia: la perdita prematura della madre e della sorella per tubercolosi, la tragica morte del padre, la tormentata relazione con la fidanzata Tulla Larsen.

Dal punto di vista artistico, Munch fu plasmato inizialmente dal naturalista norvegese Per Lasseu Krohg, con il quale iniziò la carriera pittorica nel 1880; si spostò poi a Parigi per la prima volta nel 1885, dove subì le influenze impressioniste e postimpressioniste che gli suggerirono un uso del colore più intimo e drammatico, ma soprattutto un approccio psicologico. Successivamente, trasferitosi a Berlino contribuì alla formazione della Secessione Berlinese; qui nel 1892 si tenne la sua prima personale, che non solo non fu apprezzata, ma fu anche reputata scandalosa: da quel momento Munch ha incarnato la figura dell’artista eversivo e maledetto. Una vita precaria e vissuta “sull’orlo di un precipizio” che lo portò all’alcolismo e a una crisi psicologica, fino al ricovero in alcune case di cura tra il 1908 e il 1909. Scegliendo l’isolamento, si spostò quindi nella sua proprietà di Ekely a Oslo fino alla sua morte nel 1944, dopo un mese dal suo ottantesimo compleanno.

L’insieme di queste esperienze tragiche e intense ha contribuito a formare la poetica di Munch, che riesce a esprimere - grazie a un eccezionale talento - il suo grido interiore, trasformandolo in opere d’arte. I suoi volti senza sguardo, i paesaggi stralunati, l’uso potente del colore hanno la capacità di raggiungere ogni essere umano, trasformando le sue opere in messaggi universali ed esprimendo il malessere esistenziale che affligge ogni esistenza: tutto ciò ha determinato la grandezza di Munch, rendendolo uno degli artisti più iconici del Novecento.

La mostra, curata da Patricia G. Berman (una delle più grandi studiose al mondo di Munch), racconterà tutto l’universo dell’artista, il suo percorso umano e la sua produzione, attraverso 100 opere, tra cui una delle versioni litografiche custodite a Oslo de “L’Urlo” (1895); tra i capolavori presenti anche “La morte di Marat” (1907), “Notte stellata” (1922–1929), “Le ragazze sul ponte” (1927), “Malinconia” (1900–1901) e “Danza sulla spiaggia” (1904).

Ad arricchire la mostra milanese è previsto anche un ricco palinsesto di eventi, che coinvolgerà diverse realtà culturali della città e che andrà ad approfondire la figura dell’artista ed espandere i temi delle sue opere esplorando diversi linguaggi, dal cinema all’architettura, dalla musica alla letteratura. La mostra avrà poi una seconda tappa a Roma, a Palazzo Bonaparte, dal 18 febbraio al 2 giugno 2025.

Info:

Munch. Il grido interiore
Milano, Palazzo Reale, Piazza Duomo 12
Orario: martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.00 -19.30; giovedì 10.00 – 22.30 (lunedì chiuso)

Ingresso: 15 euro intero (13 euro ridotto)
Informazioni: tel. 02 8929921 - http://www.palazzorealemilano.it


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