db Magazine
October 17, 2023
Club deal. Come funzionano i gruppi che investono nelle Pmi italiane
Sta prendendo piede anche in Italia. È una formula che prevede la collaborazione tra diversi investitori istituzionali o privati.
E' diversa sia dal crowdfunding sia dal private equity e dai fondi d’investimento. Ecco perché vale la pena scoprirne i vantaggi (e i possibili rischi).
Una formula di investimento nata negli Stati Uniti, ma che si sta diffondendo anche nel nostro Paese: parliamo del club deal, un'opportunità sia per gli imprenditori che per gli investitori. Secondo gli ultimi dati di maggio 2023, sono 44 gli operatori che organizzano investimenti con questa modalità. E stando ai dati dell’Associazione italiana del private equity e del venture capital (AIFI), relativi al 2021, la quota degli investitori di private capital in Italia ha toccato quota 14,7 miliardi di euro, con una parte di questi fondi che riguarda proprio il club deal.
Cos’è il club deal
Il club deal è una forma di investimento ‘collettivo’, che ben si adatta al tessuto industriale italiano. Si caratterizza per la presenza di più investitori, istituzionali o privati, che collaborano con l’obiettivo di finanziare principalmente startup oppure PMI. È quindi una 'società' tra investitori che uniscono le proprie risorse finanziarie, secondo una quota proporzionale rispetto all’intero importo dell’operazione. Il numero di questi investitori è limitato e il club deal presenta alcune differenze con il crowdfunding, il private equity e i fondi d’investimento. Il crowdfunding, ad esempio, è una raccolta di fondi su una piattaforma digitale accessibile sul web (al contrario di quanto avviene con il club deal). Rispetto al private equity il “club” ha una maggiore flessibilità e l’investitore può scegliere di finanziare determinati progetti, senza che gli venga richiesto un ‘pre-commitment’ di liquidità. Inoltre, chi decide aderire al club può partecipare in maniera attiva all’intero processo di investimento: dalla selezione al supporto strategico; dal monitoraggio alla gestione dell’operazione finanziaria. Elemento che lo differenzia dai fondi d’investimento invece è che questi ultimi sono gestiti, solitamente, da professionisti del settore.
Vantaggi e svantaggi
Per gli investitori è un modo per ottenere potenzialmente dei guadagni elevati nel medio-lungo termine, limitando l’esposizione finanziaria personale. Inoltre, offre la possibilità di diversificare il proprio portafoglio, gestendo in prima persona gli investimenti: senza dimenticare i benefici in termini fiscali. Chi sottoscrive quote di capitale di startup o Pmi innovative, ad esempio, può detrarre il 30% degli investimenti effettuati.
Per gli imprenditori, il vantaggio è quello di ricevere non solo liquidità, ma anche poter usufruire delle competenze, dei contatti e dell’esperienza di chi sceglie di investire su di loro e sull’impresa. Il capitale privato consente una gestione del progetto non sottoposto a scadenze e pressioni.
Non ci sono veri e propri svantaggi nella scelta di un club deal. Una sfida di questa forma di investimento può essere quella di trovare decisioni condivise tra tutti i partecipanti nelle sue diverse fasi.
A cura di OFNetwork
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