db Magazine September 13, 2023

La rivoluzione che prepara le PMI del futuro

La transizione digitale per le piccole e medie imprese è un fenomeno in rapida crescita. Secondo i dati ISTAT relativi al 2022, la percentuale di aziende che si sono dotate di strumenti informatici e di cyber security è passata dal 34,4% del 2019 al 48,3%

Eppure, è ancora profondo il gap con la concorrenza europea. Quali sono i punti deboli? Cosa ci si può attendere dal PNRR? E dove l’investimento può avere ritorni importanti?

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Tra le piccole e medie imprese si è diffusa ormai la consapevolezza che digitalizzare il business sia una delle principali priorità per il prossimo futuro. L'obiettivo impone significativi investimenti ma una volta raggiunto può portare a benefici, non solo in termini di costi ma anche di brand reputation e competitività. Fondamentale, però, è trovare specialisti con le giuste competenze.

In dettaglio, secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nelle Pmi del Politecnico di Milano, il 36% ha aumentato gli investimenti rispetto all’anno precedente, mentre il 43% ha dichiarato di puntare sempre di più nel digitale. Il 14% non è riuscito a fronteggiare i rincari, mentre solo il 10% non ha avuto gli strumenti per rispondere alle difficoltà riguardanti le forniture. Ciò nonostante, il livello di digitalizzazione nel nostro Paese di molte imprese è ancora insufficiente. Mancano attività per potenziare e sviluppare le capacità e le abilità in questo ambito, così come figure altamente specializzate nelle discipline scientifico-tecnologiche. Solo l’8% delle imprese intende inserirle nel proprio organico. 

Una nuova sfida per le PMI

Secondo alcune stime, nel 2022 la crescita degli investimenti nel digitale è stata maggiore nelle grandi realtà, piuttosto che per le piccole e medie imprese: c’è quindi una correlazione tra dimensioni dell’azienda e investimento nel digitale. Le PMI sono spesso frenate dal problema della disponibilità di fondi e di accesso al credito, nonché da una mancanza di strategia digitale a lungo termine e dalla burocrazia. Ma i vantaggi che la digitalizzazione può portare al business sono molteplici: ad esempio una maggiore efficienza e competitività sul mercato, oltre che una riduzione dei costi e una grande opportunità di crescita. Una “spinta” potrebbe arrivare dal Piano Nazionale di Transizione 4.0 e dal PNRR. Ipotizzando un impatto minore dell’inflazione e un uso maggiore delle risorse economiche a disposizione. Le previsioni per i prossimi anni, comunque, sono di un mercato digitale in ulteriore crescita. 

A cura di OFNetwork