db Magazine June 20, 2024

Ocse, target su aiuti ai paesi poveri su clima raggiunto con due anni di ritardo

I paesi ricchi hanno raggiunto nel 2022 - con due anni di ritardo rispetto al previsto - il loro obiettivo annuale di dare aiuti di almeno 100 miliardi di dollari per i paesi più poveri per la lotta al cambiamento climatico.

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Nel 2022, con due anni di ritardo, i paesi ricchi hanno raggiunto il loro obiettivo annuale di dare aiuti di almeno 100 miliardi di dollari ai paesi più poveri per la lotta al cambiamento climatico.

Lo rivela l'Ocse, ricordando che l'impegno di raggiungere questo target entro il 2022 era stato assunto nel 2009. “Nel 2022, i paesi sviluppati hanno fornito e mobilitato un totale di 115,9 miliardi di dollari per finanziare la lotta contro il cambiamento climatico nei paesi in via di sviluppo”, ha comunicato l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

Questi fondi vengono utilizzati principalmente per finanziare la decarbonizzazione dell’energia e dei trasporti, nonché per aiutare i paesi poveri a garantire l’approvvigionamento idrico, in particolare per l’agricoltura, la riforestazione e le opere igienico-sanitarie, al fine di adattarsi alle conseguenze dei fenomeni climatici estremi in un mondo già 1,2 gradi più caldo rispetto all’era preindustriale.

Tuttavia, il ritardo nell’onorare questo impegno è diventato una delle principali cause di tensione, persino di blocco, nei negoziati internazionali sul clima. Infatti, molti paesi in via di sviluppo condizionano la loro graduale uscita dai combustibili fossili agli sforzi finanziari dei paesi ricchi, visti come “un debito morale”.

L’accordo sul nuovo ammontare di questi aiuti a partire dal 2025 è il principale risultato atteso a novembre alla 29esima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite, che sarà presieduta dall’Azerbaigian.

Qualunque sarà l’intesa che si raggiungerà, l’importo rimarrà ben al di sotto del fabbisogno, stimato a 2.400 miliardi di dollari all’anno entro il 2030 per i paesi in via di sviluppo (esclusa la Cina), secondo un calcolo degli esperti delle Nazioni Unite.