db Magazine
September 5, 2024
Bankitalia, l’Italia sta riducendo il gap sui pagamenti digitali
Il divario rispetto alla media dell’Unione europea sul numero di pagamenti digitali realizzati dagli italiani nel 2023 era del 45%, in diminuzione rispetto agli anni precedenti: nel 2018 il divario era del 58%.
Negli ultimi anni si è andato riducendo il divario tra l’Italia e il resto dell’Unione europea per quanto riguarda i pagamenti digitali, anche se il nostro paese risulta ancora indietro rispetto alla media europea.
A confermarlo è la Banca d’Italia. Come ha dichiarato Chiara Scotti, membro del Direttorio e vice direttrice generale della Banca d'Italia, intervenendo al Payments Summit, l'Italia “sta recuperando terreno” sul fronte dei pagamenti digitali, “restringendo il divario con il resto dei paesi europei”.
In particolare, ha specificato che “i pagamenti digitali per abitante in Italia nel 2023 sono stati circa 220 all'anno, ovvero poco più della metà rispetto alla media europea di circa 400 pagamenti digitali per abitante per anno”.
Si tratta di “un divario di circa il 45% rispetto alla media europea, che però si sta riducendo. Nel 2018 il divario era del 58%", ha spiegato Scotti, aggiungendo che, “nonostante il rallentamento del ciclo economico, è atteso un aumento significativo anche quest'anno: i numeri del primo trimestre mostrano già una crescita abbastanza sostanziale”, e sottolineando che “i consumatori italiani sono sempre più attratti dalle modalità di pagamento con strumenti digitali”.
In questo quadro, da ricordare che secondo i dati dell'Osservatorio Innovative Payments, il trend dei pagamenti digitali in Italia è in costante crescita e ha raggiunto nel 2023 i 444 miliardi di euro (+12%) di transato.
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