db Premium Magazine CIO View April 8, 2024

CIO Chartbook Europa | Aprile 2024

Outlook macroeconomico, Obbligazionario, Azionario, Materie prime e Valute.

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Temi del mese

Macro: Gli indicatori di fiducia sull’attività economica di marzo in Germania e Francia hanno dato segnali contrastanti. Da una parte, i PMI manifatturieri hanno visto l’ennesima contrazione rispetto al mese precedente, dall’altra, alcuni indicatori di sentiment nazionali (come l’Ifo e l’INSEE) hanno mostrato un miglioramento importante. Nel complesso, ciò non modifica la situazione di debolezza per i due Paesi che molto probabilmente continueranno a mostrare i tassi di crescita del PIL più bassi tra i Paesi dell’Eurozona. Sebbene a marzo l’inflazione nell’Area Euro abbia proseguito la sua discesa al 2,4%, con il tasso Core al 2,9% YoY, crediamo che la BCE rimarrà ancora in attesa ad aprile mantenendo i tassi invariati sui livelli attuali.

Obbligazionario: Le indicazioni dei membri della Fed e della BCE suggeriscono che il primo taglio dei tassi di riferimento potrebbe arrivare a giugno, dati sui salari e inflazione permettendo. I prezzi delle obbligazioni a lunga scadenza sono scesi leggermente a causa delle nuove aspettative sui tagli dei tassi e le curve dei rendimenti hanno visto un irripidimento. La resilienza del mercato del lavoro USA e i mercati azionari positivi si sono riflessi sul mercato del credito con gli spread dei titoli Investment Grade (IG) in ulteriore calo. Solanto il mercato High Yield (HY) in Europa ha visto un allargamento degli spread in scia ai dati macroeconomici ancora deboli.

Azionario: Dopo il rally concentrato in pochi titoli tecnologici a grande capitalizzazione di gennaio e febbraio, a marzo è emersa una maggiore partecipazione dei rialzi con l’Eurostoxx 50 che ha superato la performance da inizio anno dell’S&P 500. Continuiamo a valutare troppo ampio il gap valutativo tra l’azionario Europeo e dell’Area Euro rispetto a quello statunitense. Le azioni giapponesi hanno ancora una volta mostrato forza relativa. Alla luce del rally del mercato azionario che ora dura da oltre cinque mesi, crediamo che la selettività sui singoli titoli e settori sia ancora più importante d’ora in avanti. Prediligiamo le azioni dei servizi di comunicazione con esposizione all’IA, valutazioni ragionevoli e maggiore crescita degli EPS, ma anche alcuni segmenti dei beni di consumo discrezionali che dovrebbero beneficiare di un mercato del lavoro solido.

Materie prime e FX: L’incertezza geopolitica ha contribuito a far proseguire la corsa del petrolio anche nel mese di marzo. Il prezzo del Brent ha superato USD 85 a barile a metà marzo e dovrebbe rimanere sopra gli USD 80. Crediamo che una ripresa dell’economia globale dovrebbe supportare la domanda di greggio. Anche i prezzi dell’alluminio e del rame hanno visto rialzi significativi a marzo. L’oro ha visto il suo prezzo salire nonostante l’aumento dei tassi di interesse, superando i USD 2,150 per oncia. Sui cambi, il USD si mosso lateralmente con il cross EURUSD rimasto tra 1,08 e 1,095. 

Fonte: Deutsche Bank AG. Dati ad aprile 2024.

Outlook macro

Outlook

  • Dopo aver chiuso l'anno con una crescita annualizzata del PIL del 3,2% nel Q4 2023, sull’intero anno l'economia USA è cresciuta del 2,5%. Il momentum dell’economia si è protratto anche all'anno in corso, motivo per cui abbiamo alzato le nostre previsioni di crescita del PIL per il 2024 all'1,8%. Gli effetti ritardati della restrizione monetaria, però, potrebbero ancora farsi sentire. Dato che le recessioni USA si verificano di solito senza grande preavviso, un certo grado di cautela è opportuno. Ci aspettiamo che la normalizzazione del mercato del lavoro continui. Il tasso di disoccupazione è salito di 20 pb al 3,9% a febbraio, il livello più alto da gennaio 2022, e la crescita dei salari è rallentata al 4,3%.
  • Nel 2023, l’inflazione headline negli USA è stata del 4,1%. Più di recente è diminuita ancora raggiungendo il 3,2% a febbraio 2024. Anche se l’inflazione core sta scendendo stabilmente – arrivando al 3,8% a febbraio – negli ultimi tre mesi ha visto una riaccelerazione, un segnale per cui è lecito immaginare che la discesa verso il target del 2% non sarà lineare. Prevediamo che l’inflazione rimanga al 2,8% per il 2024. Con la diminuzione delle pressioni sui prezzi al consumo, ci aspettiamo che la Fed inizi a tagliare i tassi di 25 pb a giugno 2024, a cui faranno seguito altri due tagli entro la fine del Q1 2025. Le elezioni presidenziali USA di novembre 2024 svolgeranno una certa influenza sull'esatta tempistica, così come i dati macroeconomici che verranno pubblicati.
  • In Eurozona, la crescita del PIL nel 2023 è stata di un timido 0,5% condizionata dalle condizioni finanziarie restrittive che hanno frenato l’economia, specialmente nelle aree più sensibili ai tassi di interesse come il settore delle costruzioni, gli investimenti ma anche la manifattura. Nel corso dell’anno questo trend dovrebbe ammorbidirsi, supportando almeno parzialmente la crescita economica. Prevediamo che la crescita del PIL migliori nel 2024 ma che rimanga comunque ad uno 0,7%.
  • Dopo una media del 5,5% nel 2023, l’inflazione in Eurozona sta diminuendo grazie soprattutto ai prezzi dell’energia più bassi. A febbraio 2024 ha raggiunto il 2,6%, anche se l’inflazione core è rimasta al 3,1%. L’inflazione headline però dovrebbe calare ancora, ad un 2,5% medio per il 2024. Da una parte, i livelli di attività economica moderati dovrebbero allentare le pressioni sui prezzi ma dall’altra un mercato del lavoro tirato dovrebbe lavorare in senso contrario. Ci aspettiamo che la BCE tagli i tassi di interesse di 25 pb per la prima volta a giugno 2024 per poi proseguire con altri due tagli entro fine anno e un altro nel Q1 2025.

Previsioni

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* Consenso di Bloomberg.

(1) Per gli USA, la crescita del PIL (Q4/Q4) è pari a 0,5% nel 2024 e a 2,0% nel 2025. (2) La misura di inflazione è il CPI, per altre misure vedere la sezione relativa agli USA. (3) Tasso di disoccupazione urbana (fine periodo), non confrontabile con i dati di consenso. (4) Il deficit fiscale cinese di riferisce al saldo di bilancio aumentato (definizione più ampia) del FMI. Non confrontabile con i dati di consenso. Dati a marzo 2024.

Fonte: Deutsche Bank AG; previsioni al 14 marzo 2024.