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October 6, 2023
CIO Chartbook Europa | ottobre 2023
Outlook macroeconomico, Obbligazionario, Azionario, Materie prime e Valute.
Temi del mese
Macro: Gli indicatori economici mensili nell’UE, come i PMI e vari indicatori economici basati su dati nazionali, hanno continuato a indebolirsi, mentre il mercato del lavoro ha continuato a mostrare resilienza e i consumi privati sembrano stabilizzarsi. I tassi di inflazione misurati dagli indici principali dei prezzi al consumo (esclusi alimentari ed energia) rimangono tuttavia su livelli elevati e nuovi aumenti dei prezzi dell’energia potrebbero smorzare o addirittura invertire la tendenza al ribasso dell’inflazione. La Fed e la BCE vogliono vedere i tassi di inflazione core più bassi e hanno confermato di adeguare le misure in base ai dati in arrivo. È probabile che le curve dei rendimenti rimangano invertite poiché persistono gli ostacoli legati alla politica monetaria, limitando così la possibilità di una ripresa economica più forte.
Obbligazionario: I commenti aggressivi della Fed e l'aumento dei tassi della BCE a settembre, che ha portato il tasso sui depositi al 4%, hanno spinto al rialzo i rendimenti obbligazionari. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA a 10 anni sono saliti sopra il 4,6%, per la prima volta dal 2007, e i rendimenti dei Bund a 10 anni sopra il 2,8%, per la prima volta dal 2011. Gli spread dei titoli di Stato a 10 anni tra i Paesi dell’Eurozona si sono leggermente ampliati. Poiché l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato è stato guidato dai dati economici e dalle aspettative sui tassi della Banca Centrale, i rendimenti delle obbligazioni societarie (IG) e high yield (HY) sono aumentati a un ritmo simile e i rispettivi spread si sono spostati lateralmente.
Azionario: Di recente, le azioni hanno risentito dell’aumento dei rendimenti obbligazionari nominali e reali poiché i rendimenti a più lungo termine hanno raggiunto nuovi massimi nel ciclo in diversi Paesi. I mercati azionari statunitensi ed europei hanno chiuso il mese per lo più in territorio negativo. Fanno eccezione il mercato britannico (titoli energetici) e il mercato giapponese, dove indicatori economici sorprendentemente forti e un continuo stimolo da parte della Banca Centrale hanno sostenuto i mercati azionari. Restiamo convinti che il contesto macroeconomico per l’azionario nel suo complesso resterà sfidante poiché l’impatto della stretta monetaria agisce con un certo ritardo e la lenta crescita economica non favorisce prospettive positive di crescita degli utili. Con il calo dei tassi di inflazione, è probabile che il potere di determinazione dei prezzi venga attenuato e le pressioni sui costi derivanti da un mercato del lavoro ristretto peseranno sui margini di profitto.
Materie prime e FX: I prezzi del petrolio hanno continuato a salire a settembre grazie alle favorevoli condizioni di domanda e offerta. La domanda di petrolio è rimasta più robusta del previsto e l’OPEC+ ha confermato la sua determinazione a sostenere i prezzi attraverso tagli alla produzione. I prezzi dei metalli industriali sono rimasti contenuti nel corso del mese, riflettendo la debolezza del settore manifatturiero globale. I prezzi dell’oro e dell’argento hanno continuato a rimanere in un ampio range di scambi laterale. L'USD si è rafforzato fino a raggiungere quota 1,06 EUR/USD.
Fonte: Deutsche Bank AG; Dati a Ottobre 2023
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Autore: Alberto Fadelli - Head of Chief Investment Office Italy
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